Pelle, Ecopelle e Finta Pelle

Pelle, ecopelle, similpelle, pelle rigenerata

Conoscere la pelle e distinguerla dalle sue imitazioni è spesso non facile se non si seguono alcune attenzioni, grazie alle sempre più moderne tecniche di lavorazione, studiate per ridurre i costi della materia prima e renderla più accessibile a tutti.

Ma partendo dalla definizione dei diversi prodotti oggi commercializzati, si comprende la differenza fondamentale insita in essi.

La pelle

La pelle, è ricavata dalla cute animale e tramite un processo di lavorazione, detto concia, viene lavorata per fini commerciali, è resa duratura e che non emani cattivi odori, morbida e maneggevole al tatto.

L’ecopelle

L’ecopelle è sempre di origine animale, ma viene selezionata una parte poco pregiata della pelle, con grana irregolare e molto spessa, per poi essere trattata con prodotti chimici a basso impatto ambientale (per questo eco) per essere resa più omogenea e gradevole al tatto. Il risultato finale è di un prodotto visibilmente meno pregiato alla vista ed al tatto rispetto alla pelle e molto spesso più costoso a causa dei trattamenti ecologici necessari.

La semipelle

La similpelle è un prodotto di origine non animale, ottenuta ricoprendo di materiali plastici stoffe come lino, cotone o fibre sintetiche. Il materiale spalmato spesso è poliuretano.

Se il materiale spalmato è polivinile (PVC) la similpelle è altamente inquinante, è biodegradabile dopo centinaia di anni ed è difficile da riciclare.

La pelle rigenerata

L’evoluzione delle tecniche di lavorazione della pelle hanno portato, per ridurre i costi di produzione a nuove tecniche di lavorazione.

Gli scarti di lavorazione della pelle naturale vengono finemente tritati e mischiati a gomma, lattice ed altri aggreganti sintetici fino ad essere pressati e lavorati in fogli di vario spessore a seconda dell’utilizzo che se ne intende fare. Questa è la pelle rigenerata.

I fogli di pelle rigenerata possono essere soggetti a varie lavorazioni di “rifinitura” per renderli più simili alla corrispondente versione naturale. Il risultato sarà un prodotto molto simile ma poco duraturo.

Mentre il cuoio si usura assumendo delle colorazioni particolari che lo rendono più bello, la pelle rigenerata non si pela come la pelle naturale ma è soggetta a crepe e segnature che la pelle naturale non conosce.

Il prodotto diventerà non più utilizzabile e se smaltito inquinerà a causa dei prodotti chimici usati per compattare la polvere di pelle.

Ma quali prove esistono per distinguere i tre prodotti?

  • Toccare il prodotto: al tatto si sentirà già la differenza fra un prodotto sintetico dalla pelle
  • Verificare l’interno del prodotto che mostrerà uno strato di stoffa se di finta pelle
  • Tagliare e verificare la trama interna, se presenta dei fili è similpelle
  • Odorare il prodotto: nel prodotto in similpelle o di pelle rigenerata si sentirà odore di petrolio o prodotti chimici; nella pelle si sente un odore inconfondibile e tipico della pelle
  • Bruciare un pezzettino di prodotto. La pelle non si sciupa, tutto il resto si ed emanerà puzzo di prodotti chimici
  • Grana del prodotto: nella pelle si notano disomogeneità nei pori, nella similpelle o nella pelle rigenerata la trama sarà uniforme e i pori non si notano sia ad occhio nudo che con lente di ingrandimento. Inoltre nella pelle spesso ci sono piccole punture di insetti o graffi.
  • Ma a scanso di ogni equivoco e prima cosa da fare è leggere l’etichetta del prodotto. Se è pelle deve riportare l’etichetta Vera Pelle e possibilmente l’etichetta del Made in Italy che è una garanzia aggiuntiva.
  • Il costo: la vera pelle costa almeno tre, quattro volte in più della similpelle a causa dei trattamenti manuali ed artigianali che spesso sono necessari per renderla così bella come ci appare, duratura e simile a noi, che acquista valore nel tempo.