Come pulire le Scarpe in Pelle

Prendersi cura delle Scarpe in pelle

Tutte le scarpe vanno assistite con un po’ di attenzione, affinché la durata sia la più lunga possibile.
Una buona manutenzione assicurerà che restino sempre più belle, forti, pulite, e possano far fare molti passi. 

A seconda dei materiali che compongono la tomaia, bisogna pulire le scarpe in maniera diversa.

Come pulire le scarpe in pelle

Una volta spazzolata dalla polvere, si può usare il grasso naturale (incolore) che ammorbidisce e alimenta la pelle, risanandola e rendendola idrorepellente. Il grasso si può distribuire con una spazzolina di crini naturali o con uno straccetto. Ne va dato quanto basta, secondo necessità, e sarà l’assorbimento da parte della pelle a determinarne la quantità (più la pelle assorbe il grasso, più ne ha bisogno).

Dopo aver distribuito il grasso occorre far riposare mezz’ora e spazzolare con la stessa spazzola usata per la distribuzione del grasso, ma ormai pulita ed asciutta o con uno straccetto in lana. 

Come pulire il camoscio.

Il camoscio è il secondo strato della pelle, quello che si trova al di sotto dell’epidermide. A differenza di quanto spesso si immagina, non è un materiale particolarmente complicato da trattare e nemmeno troppo delicato

La manutenzione prevede una semplice spazzolatura con uno spazzolino a crini di metallo, reperibile da qualsiasi calzolaio o in qualsiasi supermercato. Una spazzolatura regolare garantirà che le scarpe restino ben spolverate e che si possano uniformare le “spettinature” del camoscio.

Per rimuovere invece lo sporco persistente di aloni ostinati, basta prendere un vecchio spazzolino da denti, un po’ di sapone neutro o di Marsiglia e dell’acqua.

Si intinge lo spazzolino in acqua, si sfrega sul sapone e si spazzolano le parti sporche, rimuovendo le macchie prodotte dall’uso. Il camoscio assorbe naturalmente la schiuma; eventuale schiuma in eccesso si potrà rimuovere con uno straccino pulito. Si lascia poi asciugare lontano da fonti dirette di calore e infine si dà una spazzolata con la spazzolina di crini di metallo e la scarpa si riassesta.

Nel caso di una macchia di olio da cucina, si interviene prima con del borotalco affinché l’unto venga assorbito. Dopo un paio d’ore si spazzola.

Se rimane ancora un po’ di alone, si agisce come descritto in precedenza, lavandola.

La Scelta delle Scarpe

Le caratteristiche fondamentali di Scarpe in Pelle comode e durature

La scelta delle scarpe in pelle è una cosa molto complessa che va molto oltre l’innamoramento a prima vista, cosa peraltro fondamentale nella scelta.

E’ proprio così…
Spesso scarpe in pelle bellissime nascondono caratteristiche che ci faranno cambiare idea dopo il primo utilizzo perché mancano le caratteristiche davvero importanti per la salute dei piedi.
I piedi si ribelleranno ben presto, costringendoci ad una selezione limitata e al contrario tutt’altro che gradevole all’occhio.

Quindi, prima di giungere a conclusioni estreme, assecondiamo le richieste dei nostri piedi che ci diranno subito cosa va bene o meno per loro.

Una scarpa che si rispetti deve avere alcune caratteristiche fondamentali per la comodità e per la durata stessa della scarpa:

  1. Pianta comoda ed ergonomica: le scarpe a pianta larga ed ergonomica consentono la posizione corretta del piede e lo scarico del peso del corpo durante la camminata nei punti giusti, senza appesantire le parti non corrette del piede.
    Una piccola alzata posteriore sul tacco, è ideale per dare alla schiena il supporto necessario.
  2. Altezza del tacco: nella scarpa femminile, il tacco non può essere molto alto e, qualora lo sia, deve essere almeno stabile e proporzionato alla pianta. Questo farà sì che lo scarico del peso non avvenga solo sulla parte anteriore ed in maniera instabile, comportando dolori acuti con la conseguente impossibilità ad indossare nel tempo scarpe alte.
    Un tacco di media altezza (massimo 5/6 cm) ma largo e stabile, consente di distribuire, in maniera corretta, il peso del corpo sulla calzatura, evitando spiacevoli indurimenti nella parte anteriore del piede, o problemi alle caviglie fragili tipici nelle donne che usano i tacchi alti.
  3. Scelta accurata delle pelli: le pelli devono essere animali… La pelle dovrebbe essere Pieno Fiore (Si chiama “pieno fiore” la pelle che possiede la grana, ovvero lo strato epidermico superficiale) di natura bovina, sia per l’esterno che per la fodera, non trattata con agenti chimici che sono inquinanti per i piedi e per l’ambiente.
    La concia vegetale e l’artigianalità consentono il massimo della salubrità (attenzione alla sudorazione) e la riduzione al minimo dell’impatto ambientale.
  4. Attenzione alle finiture: scegliere scarpe cucite, che garantiscano piena riparabilità e risuolabilità. Una scarpa in pelle cucita artigianalmente può essere riparata e ritorna come nuova. Se coperta da suola in gomma antiscivolo e antipioggia ancora meglio, perché lo strato di gomma preserva il cuoio e, quando si consuma si può risuolare.
  5. Attenzione alla sudorazione: L’ideale, per curare nel modo giusto il piede, è scegliere scarpe foderate con pelle bovina conciata al vegetale.
    La pelle bovina, a differenza di quella di maiale, non è grassa ed ha una grande capacità di assorbimento del sudore. Se conciata al vegetale, cioè mediante l’utilizzo dei tannini, la pelle è anche antibatterica, in grado di controllare lo sviluppo di batteri all’interno della scarpa, perché:
  • Il sudore viene assorbito in pochi secondi… Anche il più ostinato. 
  • Il piede resta asciutto e prova sollievo, senza rimanere umido e costretto in un ambiente inadatto e poco confortevole. 
  • Si può stare anche senza calzino. Sono scongiurate dermatiti, micosi, iper sudorazioni. 
  • Nessuna sostanza chimica nociva viene trasmessa al corpo, stimolando reazioni tossiche o allergiche, o anche solo irritando la pelle. 
  • La scarpa non emana cattivi odori.

    Al contrario, i materiali sintetici, spesso usati indiscriminatamente come fodera interna, non assorbono il sudore e incentivano il proliferarsi di batteri a causa dell’umidità che rimane all’interno della scarpa. In questo modo, la cute diventa predisposta allo sviluppo di micosi alle unghie (malattia molto diffusa proprio perché vi è umidità all’interno della scarpa)
    Vi siete mai chiesti perché in TV vi è tanta pubblicità di antimicotici?

La Concia Vegetale premia la Natura

La Concia Vegetale rispetta l’ambiente a 360°!

 

Per poter produrre Scarpe in Pelle, Giacche di Pelle, Borse e Zaini in Pelle e Accessori (Bretelle, Portafogli, Agende, Portachiavi etc…), la Pelle deve, per prima cosa, subire il processo di concia.

Esistono diversi tipi di concia:

  1. La Concia al Cromo, più diffusa;
  2. La Concia Vegetale, la più pregiata, antica e meno diffusa, frutto di un metodo e di una tradizione secolare che la terra Toscana vanta ed è la migliore al mondo.

La Concia vegetale garantisce l’assenza di sostanze tossiche, nocive non solo per l’essere umano ma anche per l’ambiente.

La lavorazione delle pelli avviene infatti con tannini naturali (caffè, mimosa, quebracho, castagno ed altri), all’interno dei bottali (simili ad enormi lavatrici in legno), dove le pelli vengono poste per la concia e per la colorazione.

Questo tipo di concia e colorazione, grazie all’aggiunta di ulteriori trattamenti manuali, come la messa in forma, il calore, l’ingrassamento, rende la pelle morbida, regala sfumature di colore ineguagliabili rendendo la pelle ed il prodotto finito unico, mai uguale ad un altro.

 

Ma non è tutto: un prodotto realizzato con pelli conciate al vegetale è un prodotto che rispetta l’ambiente, non solo perché non contiene sostanze tossiche ma anche perchè le pelli sono di animali già destinati all’industria alimentare.

Nessun animale viene abbattuto direttamente per la concia delle pelli che, anzi, se non utilizzate nel processo conciario creerebbero problemi di smaltimento.

Inoltre, essendo conciato con tannini naturali, una volta esaurito il suo ciclo di vita, un prodotto in pelle conciata al vegetale può essere smaltito con facilità, proprio grazie alle sue caratteristiche chimico-biologiche.

 

C’è di più…
La maggior parte delle sostanze utilizzate durante la lavorazione delle pelli viene recuperata, lavorata e riutilizzata in altri settori: Il pelo tolto dalle pelli grezze viene trasformato in fertilizzante per l’agricoltura, i fanghi, provenienti dai depuratori, vengono utilizzati nel settore dell’edilizia per la costruzione di laterizi.

 

Insomma un processo che rispetta l’ambiente a 360°.

 

Sono o no validi motivi per preferire un prodotto realizzato con concia al vegetale anzichè al cromo?